FELICE

Una lama di raggio di sole s’insinuò tra le fessure della persiana della camera e destò Felice che spostò il capo e ristette ad ascoltare il risveglio della natura.
Trilli di uccelli, gracidio di rane, il refolo del vento, residuo della tempesta notturna, ma anche il rùglio dei viventi dattorno gli notificarono il preludio del dì. Nella casa vicina la voce della signora Gioia cantilenava i nomi dei figli affinché si alzassero mentre il signor Pio, suo consorte, già inforcava la bici.
Felix il gatto balzò sul letto ronfante e morbido. Quello era il segnale: era giunto il momento di accendere la radio. Note di musica pastorale rimbalzarono nella stanza e Felice si soffermò ad ascoltare quel messaggio di vita che gli empì il cuore. Quando la musica cessò, fu il momento della preghiera e subito dopo la parca colazione che consumò in compagnia di Felix che chiotto chiotto lo seguiva ovunque.
“Son felice” pensò, “ma son anche Felice” e sorrise del suo humour, quindi raccolse alcune copie della Torre di Guardia, spalancò la porta per immergersi nella natura e impregnarsi della grazia di Dio.
“Svegliatevi!” gridò al cielo. Di slancio portò il primo passo, inciampò, cadde e morì.

© Rocco Burtone

TORNA a RACCONTI !

Iscriviti dai!
E' laNewsletter di Rocco Burtone!

Riceverai saltuariamente notizie su eventi organizzati da Rocco e Musicisti Tre Venezie ed altro, senza invadenza ... 

La tua iscrizione ha avuto successo!

Pin It on Pinterest

Privacy Policy