Rocco Burtone e la Banda del Tasso nel Recital GABER JANNACCI EDio

E’ un recital dedicato ai due grandi cantautori ma, tra le righe, l’intromissione beffarda e talvolta emozionante di opere di Burtone. Il significato è evidente: Burtone canta e interpreta due suoi eroi e maestri del cantautorato italiano, ma ci vuol mettere del suo e nascostamente, tra i testi e le musiche, inserisce anche brani di sua composizione, come a volere rincorrere una giustizia creativa per gli anonimi e sconosciuti del mondo, come a voler affermare che la musica e la poesia non sono appannaggio solo dei famosi, ma anche dei guitti che Dario Fo tanto celebrò nelle sue opere e rappresentazioni. E guitto ha voluto essere anche Jannacci, certo il più amato da Burtone che lo cita nelle sue canzoni più famose, soffermandosi però all’aspetto surreale del genio talvolta poco gradito dalla massa.

Del resto, sia Jannacci che Gaber fecero scelte poco “promozionali” alla loro carriera.

Il recital alterna quindi storie e canzoni divertenti e cabarettistiche a momenti di emozione che toccano il sociale e le forti suggestioni.

Questa volta Burtone ha chiesto la collaborazione di musicisti che oltre alle capacità tecniche affianchino uno slancio emotivo nei confronti di Gaber e Jannacci, perché con due così non basta suonare, devi per forza interpretare e sostenere l’importanza dei testi. E i tre musicisti sono personaggi decisamente particolari: Giampaolo Mrach alla fisa è musicista jazz che non disdegna avvicendamenti con la tradizione. Paolo Gregorig al sax gode nelle improvvisazioni che nascono elementari e chiudono col tormento estetico. Roberto Franceschini, grande liutaio, suona il contrabbasso che ha costruito e che maneggia come un violino.

Al Gong di Gorizia assisteremo al debutto dello spettacolo che verrà replicato a Villa Frova di Caneva PN il 26 maggio, quindi a Osimo e Castelfidardo nelle Marche con date da definire.

Rocco Burtone – Associazione Musicisti Tre Venezie