IL LUCHERINO E IL CANARINO
Il lucherino trovò la finestra aperta ed entrò nella stanza.
Nella stanza una grande gabbia era occupata da un canarino.
Il canarino così cantò:
“So che voli libero nel cielo blu
ma non ti cibi tutti i giorni come me.
I miei padroni studiano la dieta
affinché le mie piume siano sempre lucide e brillanti.
Ossi di seppia per rinforzare il becco
e gocce di vitamine per cantare sempre meglio.
Piccolo uccelletto striminzito e impaurito
vorrei poterti ospitare,
ma il tuo piumaggio è fanè, (?) avvizzito,
e la camera per gli ospiti non è prevista.
Vuoi che canti qualcosa?”
Il lucherino non aprì becco,
svoltellò per un po’, cagò e volò via.